Riallestimento della sala di un museo

Per celebrare i 35 anni dalla scomparsa del baritono Tito Gobbi, i Musei Civici di Bassano del Grappa e la Fondazione Tito e Tilde Gobbi di Roma ci hanno affidato il riallestimento dello spazio a lui dedicato.

Riallestire una stanza di un museo non significa semplicemente rinfrescare le pareti di una stanza e mettere a posto gli oggetti esposti, ma implica un lavoro di pianificazione studiata degli spazi, un ammodernamento delle tecnologie utilizzate e un miglioramento della didattica.

Com’è avvenuto il riallestimento della stanza Tito Gobbi nel Museo Civico di Bassano del Grappa?

Devo innanzi tutto confidare che io ho un debole per i musei e, perciò, ho visitato spesse volte il Museo Civico della mia città, Bassano del Grappa. Durante una delle mie incursioni ho notato la stanza dedicata a Tito Gobbi, un illustre conterraneo dalla magnifica voce baritonale che ha calcato le scene dei più importanti teatri del mondo. Entrando nella sala, scopro che nel 1980 l’illustre cantante ha donato alla sua città 12 splendidi costumi teatrali originali, comprensivi di tutta la relativa oggettistica. Ho constatato lo stato un po’ dimesso della sala e perciò ho chiesto al museo e ottenuto la possibilità di rimetterla a nuovo.

Da subito ho chiesto la collaborazione di una storica del costume, che ha collaborato attivamente nella catalogazione degli abiti e di tutti gli accessori assieme al grafico che lavorava con me, grandissimo appassionato di storia del costume; spesso abbiamo cercato il confronto e l’aiuto esterno di altri esperti e studiosi della materia. A seguito di questa fase e basandoci sullo splendido primo allestimento realizzato dallo stesso Tito Gobbi, abbiamo riposizionato le vesti all’interno della grande teca, ponendoli su nuovi manichini e associando a ciascun abito tutti i relativi ornamenti. Come supporto didattico abbiamo pensato di inserire al centro della stanza un tablet touch screen contenente molte informazioni inerenti il baritono e i costumi esposti: una descrizione delle opere e delle parti interpretate da Tito Gobbi, qualche aneddoto e curiosità, video originali e brani e foto e video a 360° dei costumi esposti, per dare un’esperienza immersiva ai visitatori.

Infine, abbiamo abbellito la stanza: pareti dipinte di scuro, luci mirate, grandi pannelli con il racconto della vita del baritono e un suo bell’aforisma attaccato alla parete.

Alcuni dati tecnici sul nostro riallestimento museale

Come scritto qualche riga fa, abbiamo avuto l’indispensabile collaborazione di una storica del costume e abbiamo chiesto molti pareri a storici ed esperti. Ovviamente abbiamo consultato una marea di testi, libri, tesi di laurea, raccolte fotografiche. Una fotografa e un video maker hanno ripreso ogni stadio del nostro fare. Pittori, elettricisti, tecnici, programmatori informatici, tipografi e grafici hanno realizzato tutte le sistemazioni tecniche necessarie. Un fondamentale aiuto e supporto è stato fornito dall’associazione Tito e Tilde Gobbi, in particolare da Cecilia Gobbi e da tutto lo staff del Museo Civico di Bassano del Grappa, in primis la direttrice Chiara Casarin.

I lavori sono durati circa un anno e sono sfociati in una conferenza stampa di presentazione del progetto e una presentazione alla stampa e alla cittadinanza del lavoro finito.

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